La grande famiglia Murri

Spettacolo Teatrale

di e con Gabriele Bonazzi

Venerdì 16 Giugno ore 21:00

Il professor Murri morì l’11 novembre 1932, undicesimo anno dell’era fascista, all’età di 91 anni.
Per quarant’anni aveva insegnato Clinica medica e aveva continuato a insegnarla attraverso
la pratica quotidiana e i suoi scritti per altri quindici anni.
A parte la sua grande dottrina, quel che resta di lui, ora, è sempre più ombra e fumo che scompare nell’aria.

Gabriele Bonazzi

Augusto MURRI

Medico, Politico, Professore di Medicina e Direttore della Clinica medica universitaria bolognese

(Fermo, 8 settembre 1841 – Bologna, 11 novembre 1932).

Ascolta un estratto del Monologo

di Gabriele Bonazzi

Gabriele Bonazzi

Autore e interprete di teatro.

La grande famiglia Murri

Un monologo scritto e interpretato da Gabriele Bonazzi

Per i bolognesi è ancora oggi vivissima la memoria di Augusto Murri, grande clinico, docente all’Università dal 1876, uomo certamente fortunato, ma anche al centro di un drammatico fatto di sangue che coinvolse la sua famiglia nei primissimi anni del ‘900.

La figlia Linda venne accusata di essere stata la mandante dell’assassinio del marito Francesco Bonmartini, a lei legato in un matrimonio infelice. Linda la mandante; il fratello Tullio l’esecutore materiale del delitto.

Il processo si concluse con severe pene detentive e lo scandalo, insieme a una presunta responsabilità indiretta dello stesso Murri si abbatté pesantemente su di lui, una situazione dalla quale gli fu difficile uscire del tutto. La carriera universitaria continuò tuttavia brillantemente fino al 1916 anno in cui fu messo a riposo.

Ma anche negli anni successivi al pensionamento Murri continuò la sua attività di medico, docente e ricercatore creando e mantenendo in questo modo anche una cospicua fortuna finanziaria.

La sua fama in Italia e in Europa fu indiscussa e tale rimase fino alla morte avvenuta nel 1932. Geniale clinico e docente, Murri – nato nel 1841 a Fermo – ha allevato intere generazioni di medici che, a loro volta, lo hanno venerato, e si è circondato di una folla di amici, collaboratori e ex allievi che hanno costituito la sua “grande famiglia” accanto alla famiglia ufficiale travagliata da incomprensioni e amarezze.

Spirito libero, laico e fortemente polemico, positivista e critico dei luoghi comuni dell’epoca e soprattutto anticlericale, Augusto Murri nel monologo parla, racconta e riflette su quel baleno di vita che gli fu data in sorte.

Il monologo ricavato da un testo maggiore dello stesso Bonazzi mai andato in scena, punta sulla contrapposizione tra l’uomo di successo (pur colpito dalla tragedia giudiziaria) e la fragilità di un’esistenza la cui precarietà si unisce alla precarietà dei nostri progetti, sogni e anche fama. Un’esistenza impalpabile come fumo che si disperde nell’aria.


La grande famiglia Murri

Venerdì 16 Giugno ore 21.00

Un monologo in cui Augusto Murri, il protagonista, divaga tra i ricordi frammentari della sua vita di uomo e di clinico.

Il suo racconto mantiene una sequenza ragionevolmente ordinata e cronologica dei fatti, ma spesso i tempi gli si scombinano in testa, e con i tempi le persone evocate e i dialoghi che Murri stesso immagina di intrattenere ancora con loro, e dunque recupera solo sommariamente e per lampeggiamenti.

E’ così che richiama alla memoria parole scambiate a suo tempo con questo o quel personaggio; vicende drammatiche al centro delle quali stanno i figli o il genero assassinato e così via.

Dove siamo

Via Armando Quadri 2/E Bologna

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