Manolìn

Interpretazione, adattamento e regia di: Michele Pirani.

LUNEDI’ 12 MAGGIO, H 20:00

VIA ARMANDO QUADRI 2/E BOLOGNA

 «Attraverso un linguaggio asciutto, essenziale, lo spettatore viene condotto in un viaggio che esplora le profondità dell’animo umano e il legame indissolubile tra maestro e allievo, tra passato e presente, tra la memoria e il mare»

Cosa Vedremo


Lo spettacolo nasce dall’incontro intimo e struggente tra due vite appartenenti allo stesso mare, ma vissute in tempi e modi diversi. Da un lato c’è Manolín, ragazzo ormai uomo, che ritorna – per scelta e per “calamita” – al piccolo villaggio di Cojimar, spinto da un’affezione raggelata dal dolore e dal rimpianto. Dall’altro c’è Santiago, vecchio pescatore testardo e solitario, ultimo custode di un’arte antica che sembra destinata a scomparire. In scena si alternano ricordi d’infanzia e litigi affettuosi, flashback di un’Africa sognata e ritornanti notti silenziose sul mare, dove il passato torna a bussare con tutta la sua potenza, tra nostalgia e rimorso.

La drammaturgia intreccia passato e presente, realtà e mito, con un linguaggio immediato ma carico di poesia: il mare diventa specchio dell’anima, luogo di lotta e passione, di sogni e abbandoni. Le pagine del copione – ricche di pause, sospiri e parole non dette – raccontano come il dolore possa trasformarsi in una vera e propria dipendenza, capace di tenere imprigionati i protagonisti in un legame indissolubile. Ogni battito d’ali di un gabbiano, ogni alghe fosforescenti intorno alla barca, ogni goccia di sudore e di sangue sul volto di Santiago è un’eco di quel “pezzo di vita” che non si riesce a lasciar andare.

In un’atmosfera sospesa tra realtà e visione, la regia mette in scena non solo la lotta titanica con il marlin, ma anche la lotta interiore di chi, lontano dai grandi motori e dalle reti moderne, ha scelto di vivere – e di ritornare – a mani nude e a mani aperte. È un viaggio emozionale che parla di fedeltà – al mare, all’amore, alle proprie radici – e di speranza: perché, nonostante tutto, ogni alba porta con sé la promessa di un nuovo giorno, e ogni pesce – come ogni ricordo – può ancora restituirci qualcosa di prezioso

Lunedì 12 MAGGIO

ore 20:00 | esclusivamente su prenotazione

Perchè è in scena


“Manolin” non è solo la storia di un vecchio pescatore e del suo giovane allievo, ma la storia di tutti i rapporti maestro-discepolo, di ogni sapere che si trasmette con fatica, resistenza e, a volte, dolore.

Perché il sapere non è mai neutrale. Si eredita con il corpo, con i gesti, con le abitudini che diventano parte di noi prima ancora che possiamo scegliere. Si riceve, ma spesso si paga un prezzo. Si apprende, ma non sempre si può lasciare indietro. Metterlo in scena significa rendere visibile il peso di ciò che impariamo e la lotta per farlo nostro, senza esserne schiavi.

È un monologo asciutto, essenziale, che restituisce la durezza e la bellezza di una trasmissione del sapere che non avviene nei libri, ma nelle mani che tirano una lenza, negli occhi che scrutano il mare, nella voce che ripete sempre la stessa storia. Perché in scena, la memoria si fa presente. E quando Manolin racconta l’ultima storia di Santiago, racconta anche la sua. E la nostra.

Conosciamo Michele


MICHELE PIRANI

Classe 1984, Michele Pirani coltiva con passione le arti dello spettacolo: le sue prime note al pianoforte, classico e jazz, si uniscono ben presto alla voglia di calcare il palcoscenico. Nel 1992 esordisce come attore in un intenso recital di poesie di Federico García Lorca, esperienza che lo avvia a una lunga serie di interpretazioni in testi classici e moderni – da Una losca congiura di Sergio Tofano ad Amleto di Shakespeare, da Chi è Mr. Bartleby di Melville a Mistero buffo di Dario Fo e La mandragola di Machiavelli – affinandosi nelle tecniche di recitazione e approfondendo il repertorio tragico e comico.

Parallelamente, si dedica alla commedia dell’arte sotto la guida di Michele Casarin, cimentandosi ne Il Bilora e L’anconitana di Angelo Beolco, e unisce il canto al teatro in diverse produzioni musicali: interpreta il criminologo e Riff Raff ne The Rocky Horror Show, veste i panni del fratello del protagonista in Billy Elliot e il ruolo titolare in Peter Pan con le musiche di Bennato. Dopo il diploma di recitazione al Teatro Stabile delle Marche (Ancona, 2006), consolida la propria formazione con la Laurea triennale in Mestieri della Musica e dello Spettacolo a Macerata (2009), la Laurea Magistrale in Discipline dello Spettacolo dal Vivo a Bologna (2013) e il diploma in canto jazz – indirizzo pop al Conservatorio “A. Boito” di Parma (2021).

PRENOTA

LUNEDI’ 12 MAGGIO
ore 20:00

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Quota di partecipazione 15€




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