Rock Rolling Floorwork – Martina La Ragione

Classe di danza contemporanea e Residenza Coreografica di
Martina La Ragione


Tutti i Mercoledì mattina

VIA ARMANDO QUADRI 2/E BOLOGNA

Rock Rolling Floorwork
Di cosa si tratta?

Una classe stabile il Mercoledì mattina con Martina La Ragione


Rock Rolling Floorwork

Tutti i Mercoledì Mattina dalle 10:00 alle 12:00 dal 6 Settembre

La classe si basa sui principi del floorwork attraverso i quali si esplorerà la “dinamica della spirale” seguendo il modello della struttura scheletrica, imparando a conoscerla in tutti i suoi limiti e possibilità e ad usarla a beneficio del movimento nello spazio utilizzando il suolo.

Sfruttando il “principio gravitazionale” si imparerà a gestire il peso del corpo in un continuo gioco di caduta-equilibrio perdendo e ritrovando la stabilità usando sequenze iper dinamiche e super musicali.

Il “floorwork” acquisisce così un’identità di “pre-contact” in cui il suolo diventa un partner materico con cui esplorare il movimento sui piani orizzontale, verticale e sagittale.

Per affiancare ed arricchire il lato tecnico faremo uso di un lavoro sensoriale: tatto, udito, olfatto, vista, gusto, attraverso i quali il movimento acquisirà un significato diverso, maggiore spessore comunicativo, generando empatia e avviando un processo che ci servirà per muoverci ed improvvisare in modo performativo.

Lo studio del floorwork quindi inteso come base per arrivare a gestire un corpo sensoriale attraverso un’esperienza somatico-performativa.

Ogni MERCOLEDI’

dalle 10:00 alle 12:00

Conosciamo l’insegnante

Martina La Ragione

Lavora come danzatrice per molti coreografi internazionali come Teri J. Weikel TIR DANZA, Carolyn Carlson Compagnia Biennale di Venezia, Robert Wechsler Palindrome dance company, Nathalie Larquet, Simone
Sandroni Lenka Flory Virginia Spallarossa e Gilles Toutevoix compagnia Deja Donne, Gabriella Maiorino, Romeo Castellucci in “Parsifal” Teatro Comunale di Bologna, coreografato da Cindy Van Acker, danzatrice guest al
Tanztheater Wuppertal Pina Bausch in “Todsunden” 2020 e sempre per il Tanztheater conduce un percorso coreografico “Suchen & Finden” con i ragazzi del liceo della città di Wuppertal.

Assiste Simone Sandroni per la creazione di “Das Madchen und der Messerwerfer” commissionata dal Bayerische Staatsballett di Monaco di Baviera e continua a collaborare come coreografa per “Anna Tanzt” e “Heinrich Tanzt”, progetto per i giovani studenti del liceo della città, una
produzione congiunta del Bavarian State Ballet / CAMPUS, Heinrich-Heine Gymnasium, prendendo parte al festival Think Big 2014. Vince insieme alla sua collega Valentina Buldrini il “Premio Equilibrio 2011” all’Auditorium di Roma con il duetto “WILL” performato a Parigi, June Events, NID Platform Pisa, Edimburg Fringe Dance Base Festival.
Recentemente ha creato “UnHeaven” per il Bayerische Junior Ballet andato in scena al Bayerische Staatsoper, monaco di Baviera.

Crea assieme al collega Andrea Rampazzo “This Wall has no Title” presentata in prima nazionale a Monaco di Baviera nell’ottobre 2021 (PopUp Forma/ Explore Dance Network).

Insegnante Floorwork applicato alla composizione e all’improvvisazione in Italia e all’estero è parte del team dei docenti del corso di formazione professionale Art Factory International e ANFIBIA dance platform, Bologna, Leggere Strutture, direzione artistica del danzatore e coreografo
Carlo Massari e insegnante floorwork ospite alla KC Hip Hop Academy di Bologna diretta da Carlos Kamizele e Cristiano Buzzi aka Kris.
Docente stabile corso di formazione Dance Studio Faenza di Luna Ronchi.
Da anni conduce assieme alla collega Gioia Morisco UDT-Urban Dance Training, un progetto itinerante site specific che indaga la relazione tra corpi in movimento e lo spazio urbano.

FRIENDS

SABATO 24 FEBBRAIO

PRIMO SPETTACOLO DIMOSTRATIVO

Friends

Il progetto nasce dal desiderio di creare un gruppo di lavoro che svolga ricerca coreografica sul movimento e la teatralità con fine performativo in luoghi non convenzionali, andando a sviscerare temi e problematiche di coesistenza, di sharing, di ascolto e sopravvivenza.

La chiave di lettura vuole essere quella di una serie a puntate da cui il nome prende spunto, ma senza lo schermo, con una vicinanza carnale e viscerale di corpi che interagiscono in spazi pubblici cercando di accattivarsi un pubblico, quasi per disperazione, come una richiesta di attenzione che sfiora il tragicomico.
Seguendo lo schema di una seria televisiva, in ogni “episodio”, i personaggi svilupperanno una fisicità specifica in base al loro ruolo andando a creare partiture coreografiche adattabili alle architetture dei luoghi che li vedono protagonisti.


PER INFO

INIZIO CLASSE e RESIDENZA

TEL: +39 339 784 6914



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